incipit

Il 28 giugno 1928, un giovedì, Maria Verrisi dà alla luce il suo primo e unico figlio, fra quattro pareti umide all’ombra di Sant’Eulalia, dove, undici anni prima, aveva sognato un romantico futuro insieme al suo defunto marito.

mercoledì 11 gennaio 2012

Commento di F.M. su Nobile.

Ho assistito alla presentazione del libro, incuriosita e affascinata, l’ho letto.
Devo ammettere che é un libro delizioso, strenuamente passionale, quasi si vivono le sensazioni che l’autore ha voluto trasmettere.
L’amore incondizionato e il meraviglioso legame tra Tore e Nobile che viene crudelmente strappato alla vita, per la lotta contro gli ebrei, fa rivivere il dolore, dagli occhi di un bambino che inerme subisce passivamente la crudeltà della guerra.
Il tutto descritto nei minimi particolari, fa venire i brividi e scendere le lacrime.
Meravigliosa la frase a chiusura del libro :” ho continuato a vivere a dispetto di Tore, del maestro, di Maria nella stessa piazza come questo pezzo di marmo.
Valgo forse un centesimo, ed é già tanto………….non lasciarmi la mano Giulia non ancora. Aspetta aspetta aspetta…
Meraviglioso!!!

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